Mi presento
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Sono Giovanni, nato e cresciuto in un piccolissimo paese nel cuore delle Alpi,di nome Fraciscio. Circondato dalla natura e bellissime montagne ho fin da subito coltivato la passione per lo sport outdoor e le avventure, iniziate da dietro casa, per poi spingermi a viaggiare lontano.
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La fame insaziabile di esplorazione e la curiosità di scoprire il mondo hanno fatto germogliare in me la passione per il viaggio e la fotografia. la combinazione di queste due ha creato un vero e proprio modo di pensare e di vedere la nostra Madre Terra con occhi ben diversi, rispettandola ed esaltandola con i miei scatti.
Alternando il lavoro con i viaggi sono riuscito lentamente ad avere la possibilità di assaporare cosa il pianeta e le mille etnie hanno da offrire.
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Dopo aver visitato parte dell'Europa centrale con grandi attraversate in treno, ho intrapreso il primo grande viaggio: la Bolivia.
Un paese lontano non solo geograficamente ma soprattutto per lo stile di vita e la mentalità delle persone. Qui ho fatto volontariato per 40 giorni in villaggi poverissimi, sperduti tra le Ande ad altitudini notevoli, dove la vita è scandita dal ritmo della natura.
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Mesi dopo è toccato al Marocco, variopinto paese sorto tra l'oceano Atlantico ed il deserto del Sahara.La voglia di esplorare il mondo non si placava, anzi aumentava sempre di più.
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È risaputo che l'aurora Boreale sia uno spettacolo della volta celeste, e per un fotografo naturalista è indubbiamente qualcosa di speciale. Cosi mi sono spinto nelle terre del grande nord, oltre il circolo polare Artico, per ammirare e catturare con la macchina fotografica la danza delle verdi luci polari.
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Viaggiare in terre cosi diverse tra di loro è stato molto stimolante, sentivo però sempre di più la necessita ed il desiderio di intraprendere qualcosa di più che una veloce avventura fotografica, qualcosa che mi faccia crescere a tutti gli effetti, cosi presi un biglietto sola andata per la terra della lunga nuvola bianca: la Nuova Zelanda.
Non potevo scegliere posto più distante da casa mia, ma infondo il viaggio più lontano lo stavo facendo all'interno di me stesso.